Ontologia in movimento

Copertina_Ferraris_Dove_SeiMaurizio Ferraris; Dove sei? Ontologia del telefonino; Milano, Bompiani, 2005

Il titolo dell’ultimo lavoro di Maurizio Ferraris è parziale: non si tratta soltanto di una ontologia del telefonino ma anche, e soprattutto, una ontologia a partire dal telefonino.
L’ontologia si occupa di ordinare e descrivere tutto quello che c’è o, per usare un linguaggio più filosofico, che esiste.
Iniziamo dalla prima questione: che tipo di oggetto è il telefonino? L’intuizione di Ferraris, debitore in questo a Derrida, è che il telefonino non è una semplice estensione del telefono, non è uno strumento legato esclusivamente alla dimensione orale: il telefonino è essenzialmente una macchina da scrivere. Continua a leggere “Ontologia in movimento”

Conoscenza e memoria

Secondo Platone, apprendere altro non è che ricordare ciò che la nostra anima immortale aveva conosciuto quando abitava il mondo delle idee.
Questa, in estrema sintesi, l’anamnesi platonica: una tesi molto suggestiva, che ha ovviamente senso unicamente se si accetta l’esistenza di un’anima immortale e di molti altri aspetti della filosofia platonica.
In ogni caso, non si può negare che vi sia un profondo legame tra apprendimento, conoscenza e memoria: si conosce qualcosa solo se la si ricorda, ciò che si è dimenticato è come se non lo si fosse mai appreso. Continua a leggere “Conoscenza e memoria”

Tecnologia leggera

Ciò che è pesante oppone resistenza, è necessario uno sforzo notevole per muoverlo.
Ciò che è leggero, viceversa, oppone scarsa o nulla resistenza, e il movimento è facile se non addirittura trasparente, nel senso che non ci si accorge nemmeno di aver compiuto lo sforzo.
Cosa significano leggero e pesante relativi alla tecnologia? Continua a leggere “Tecnologia leggera”

La guerra del futuro, il futuro senza guerra

L’idea di utilizzare robot al posto dei soldati durante le battaglie è davvero una ottima idea.
Innanzitutto per i costi: per quanto dispendiosa possa essere la fase iniziale di ricerca, una volta prodotto su larga scala anche il più sofisticato automa da combattimento costerà sicuramente meno dei diversi anni di addestramento necessari per ottenere un buon soldato. E questo anche senza considerare tutti i risparmi legati alla logistica: la realizzazione di un campo per duemila uomini è indubbiamente più complicata rispetto a quella di una officina per duemila robot. Continua a leggere “La guerra del futuro, il futuro senza guerra”

L’utente esigente

Il computer, inteso come personal computer, dovrebbe essere un elettrodomestico come tanti altri: il suo luogo è quello dei frigoriferi e dei forni a microonde. Ovviamente il discorso non vale per l’utente professionale, che utilizza il computer per lavoro.
Per usare il frigorifero non è necessario studiare il manuale, non ci sono corsi per congelare i cibi, e similmente le lezioni che considerano i forni a microonde insegnano, in generale, a cucinare. Le persone utilizzano tranquillamente i forni, i frigoriferi, gli aspirapolvere, le lavatrici e così via senza grossi sforzi di apprendimento, senza difficoltà particolari. Continua a leggere “L’utente esigente”

L’eternità. Informaticamente parlando

Il tempo è quel curioso fenomeno che trasforma ciò che c’è in ciò che non c’è più e ciò che non c’è ancora in ciò che c’è. Come con tutti i fenomeni naturali, l’uomo tenta di dominare e controllare anche lo scorrere del tempo; in particolare, cercando di prevedere, ed eventualmente modificare, quello che deve ancora essere e di decidere cosa fra ciò che è, deve continuare ad essere così come è anche in futuro.
È il secondo aspetto quello sul quale ci concentreremo in questa breve e parziale analisi della sfida dell’uomo con il tempo. Continua a leggere “L’eternità. Informaticamente parlando”