Le regole del buon critico

Daniele Luttazzi chiude un suo intervento polemico con alcune regole per i critici:

Nel 1975, John Updike elencò in un saggio alcune regole cui un critico dovrebbe attenersi per evitare la negligenza e il pressapochismo:

  1. Cerca di capire cosa l’autore desidera fare, invece di accusarlo di non aver raggiunto ciò che non si è prefisso.
  2. Riporta brani dell’opera in modo che il lettore della critica possa formarsene una impressione personale.
  3. Se l’opera è giudicata insufficente, cita un esempio riuscito dello stesso tipo, da lavori dell’autore o di altri. Cerca di capire l’errore. Sei sicuro che sia dell’autore e non il tuo?

Un bravo critico ti fa riflettere sulle scelte dell’autore, ti rende curioso dell’opera, ti incoraggia a fartene un’opinione personale.

Soprattutto, un bravo critico si guadagna l’autorevolezza corroborando le proprie tesi con esempi. Se la tesi non regge all’esempio, il critico si dimostra un incapace. Per questo il critico paraculo non fa esempi.

Lasciando perdere i contenuti della polemica con Sofri e Serra, queste regole per essere un bravo critico andrebbero incorniciate e rilette di tanto in tanto.