Win for life

Win for life è il nuovo gioco inventato dallo Stato per finanziare la ricostruzione delle abitazioni distrutte dal terremoto in Abruzzo (immagino che quando l’ultima casa sarà stata ricostruita il gioco verrà chiuso). Continua a leggere “Win for life”

L’Italia è una repubblica fondata sul gioco d’azzardo

Sabato mattina sono andato in edicola per acquistare il giornale per mio suocero. Era una bella giornata e sono andato a piedi.
Lungo i portici incrocio una bella ragazza in minigonna che mi abborda. Per convincermi a giocare al lotto: c’è la schedina (si chiamerà così?)  già compilata a solo 2€.

Nel pomeriggio vado in un (piccolo) centro commerciale per cercare un poster da mettere in sala. Io e mia moglie non troviamo nulla che ci piaccia; in compenso ci imbattiamo in varie slot-machine (all’interno di bar e, curiosamente, di un negozio) e in un paio di distributori automatici di gratta-e-vinci.

I vari telegiornali seguono (seguivano? È un po’ che non guardo un TG) in diretta l’estrazione del superenalotto e ripropongono in sovraimpressione i numeri estratti.

Io non ho nulla contro il gioco d’azzardo: so bene che il calcolo delle probabilità è a sfavore di chi gioca, e che alla lunga non si può che perdere, ma la definizione di lotteria come tassa sulla stupidità credo sia vera solo in parte: razionalmente può essere sensato giocare, se attribuisco al piacere del gioco un valore superiore alla cifra che verosimilmente perderò.
Tuttavia questa ostentazione dell’azzardo mi pare esagerata, e vedo qualcosa di pornografico nel continuo presentarmi possibilità di tentare la sorte.

PS Il titolo dell’articolo non intende sostenere che il gioco d’azzardo sia una peculiarità delle  italiche genti: ho il sospetto che trasferirsi all’estero non serva a nulla.