E nessuno ci garantisce

Sono perfettamente cosciente del fatto che molti lettori affronteranno questa parte finale mossi dall’intento di classificarmi come amico o come nemico delle loro convinzioni. È un vero peccato. Così facendo non si impara niente di nuovo e si alimentano solo l’intolleranza o l’ostilità per chi è portatore di idee diverse. Se ci fosse sempre comportati così, la scienza non sarebbe mai nata. E nessuno ci garantisce che in futuro questa non possa anche scomparire.

Edoardo Boncinelli, L’etica della vita, Rizzoli, 2008, p. 139 (corsivi miei).

Che cosa è la libertà

Commentando una certa fotografia, giowind si interroga sul concetto di libertà:

Il concetto di libertà è assai complicato. Mi ricordo di un professore che la definì: la capacità di scegliere il bene. Un altro docente mi ha insegnato che la libertà è una proprietà degli atti umani volontari e coscienti.

Il concetto di libertà si ritrova così apparentato con quelli di bene, di volontà, di coscienza e l’elenco potrebbe continuare, ad esempio, con la responsabilità.

Questa linea argomentativa non mi dispiace, però mi sembra giusto ricordare un altro approccio, meno qualitativo e più quantitativo, ma non per questo filosoficamente meno interessante:

La domanda non è se siamo liberi, ma quanto siamo liberi.
La libertà è il numero di possibili risposte a uno stimolo. Di fronte a una minaccia, ad esempio il bastoncino dello sperimentatore, il lombrico ha solo due risposte possibili, mentre l’uomo ha una enorme ricchezza di reazioni.

Così, grosso modo, si è espresso Edoardo Boncinelli durante un recente convegno.

La libertà è un concetto assai complicato. Una buona idea potrebbe essere semplificare il complicato, cercando di non perdere l’essenziale.