Duemiladodici

Quando ero ragazzo, nel nostro gruppetto di amici estivi spesso si diceva “accadrà nel 2012” per rimarcare l’improbabilità di alcuni eventi. La caustica risposta era sempre lì, pronta ad accogliere i tuoi desideri, speranze e buoni propositi. “Vedrai che prima o poi ci mettiamo insieme!” “Sì, nel 2012”; “Ieri sera in discoteca non ho concluso niente, ma vedrai che la prossima volta…” “Sì, nel 2012”; “Quest’anno ho rischiato, meglio che mi metta a studiare.” “Sì, nel 2012”; e così via.
Dubito che tra le mia amicizie di allora ci fossero aspiranti archeologi conoscitori del calendario maya e della fine del lungo computo: il 2012 sarà stata scelto così, un po’ per caso, un po’ perché duemiladodici suona bene. Continua a leggere “Duemiladodici”

Il panettiere relativista

Una piccola nota a piè di post ha incuriosito alcune persone:

È comunque risaputo che i fatti non esistono, come ho sentito affermare qualche giorno fa dal panettiere.

Mi sembra giusto narrare, il più fedelmente possibile, il dialogo al quale ho assistito mentre aspettavo che il forno finisse di riscaldare un trancio di (ottima) pizza.

Panettiere: Sei andato a vedere Milk ieri sera?

Amico del panettiere: Sì. Molto bello.

Panettiere: Sean Penn?

Amico del panettiere: Bravissimo.

Panettiere: La storia

Amico del panettiere: Beh, è un documentario.

Panettiere: Ma no che non è un documentario.

Amico del panettiere: D’accordo, è un film, non ha immagini di repertorio. Però racconta i fatti come sono andati.

Panettiere: Ma è fedele ai fatti?

Amico del panettiere: Ma i fatti non esistono.

Panettiere: D’accordo, dimenticavo che i fatti non esistono. Comunque, è fedele ai fatti?

Amico del panettiere: Sì.

La Notte della Fantascienza

Villaggio dei dannati

La notte della Fantascienza

Genova, Cinema Nickelodeon (Via della Consolazione), sabato 28 marzo a mezzanotte.

Il villaggio dei dannati, 1960, di Wolf Rilla

La stirpe dei dannati, 1963-64, di Anton M. Leader

Hallucination, 1961, di Joseph Losey

Se il raffreddore non peggiora, io ci sarò (e temo che la visione continuata di questi tre film causerà un duro colpo al mio già scarso desiderio di paternità).

Gli zombi

Gli zombi sono un classico, oltre che dei film dell’orrore, anche della filosofia della mente.

Ovviamente, gli zombi dei filosofi non sono come quelli del cinema. Questi ultimi sono dei morti viventi il cui unico scopo, chissà perché, è mangiare il cervello delle persone ancora vive:

(video purtroppo in inglese – via farfintadiesseresani che ha ragione: gli zombi spaccano) Continua a leggere “Gli zombi”

Il punto di vista del monolite

Premessa

Quanto qui scritto viene, ovviamente, dalla (ripetuta) visione del film di Kubrick e dalla (non ripetuta) lettura dell’omonimo romanzo di Arthur C. Clarke (senza dimenticare il suo racconto breve La sentinella e gli altri romanzi con cui Clarke ha deciso di proseguire la saga di 2001).
Fin dove mi è stato possibile, ho cercato di attenermi al film, utilizzando il romanzo unicamente come guida e fonte di suggerimenti per l’interpretazione del film. Continua a leggere “Il punto di vista del monolite”

Prima dell’inizio

Le prime immagini che, dopo il logo della MGM, appaiono sullo schermo sono quelle della famosa alba spaziale: accompagnato dalle note di Così parlò Zarathustra di Richard Strauss, il sole sorge dietro la terra.

Eppure questo non è l’inizio di 2001: Odissea nello spazio. Il film di Kubrick non inizia con l’alba spaziale: prima di tutto questo ci sono circa tre minuti di buio.

Non è un caso che abbia scritto circa tre minuti: potrei essere più preciso, e dire che il logo della Metro-Goldwyn-Mayer appare a 2 minuti e 49 secondi, ma non sarebbe corretto, perché questa affermazione posso farla adesso, che ho acquistato il DVD di 2001 e ho la possibilità di vedere lo schermo nero come inizio del film, perché prima del film c’è il menù interattivo con il suo bel pulsante “inizio del film”. Continua a leggere “Prima dell’inizio”

L’uomo non separi ciò che Dio ha unito

Il matrimonio è, insieme alle multe e ai tassi di interesse, un oggetto sociale: un oggetto che esiste ma che, per esistere, ha bisogno di tracce e di uomini che le sappiano leggere. Una multa esiste: basta non pagarla per accorgersene, però basta riuscire a cancellare tutte le copie e le registrazioni di questa multa perché essa cessi di esistere.

L’ultimo esempio è ovviamente inverosimile: è difficile cancellare tutte le tracce, e in ogni caso rimarranno quelle tracce molto particolari che sono la memoria dei protagonisti. Maurizio Ferraris è infatti costretto a ricorrere a una fantasiosa società di smemorati: il matrimonio è realmente avvenuto se tutti, sposi compresi, si dimenticano completamente della cerimonia e non vi sono firme o altro sui registri? Continua a leggere “L’uomo non separi ciò che Dio ha unito”

Al cinema

Cassiera: Buonasera, desidera?

Lui: Vorrei due biglietti per Io sono leggenda.

Guastafeste: No, non lo faccia!

Lui: Come scusi?

Leisottovoce, rivolta a Lui: Cosa fai? Gli dai retta? Paga i biglietti ed entriamo!

Richard Matheson, Io sono leggendaGuastafeste: No, non andate a vedere quel film! Uscite da questo cinema e andate a cercare una libreria: lì troverete Io sono leggenda di Richard Matheson.

Luiincuriosito: Il romanzo dal quale hanno tratto il film?

Guastafesteinfervorato: Tratto? Non sia ridicolo! Hanno preso le prime venti-trenta pagine del romanzo, il resto l’hanno usato al posto della carta igienica.

Lui: Rimane completamente fedeli all’originale è difficile.

Guastafestepaonazzo in viso: Ma qui non si tratta di raffinate questioni filologiche: il problema non è l’ambientazione metropolitana o l’origine dell’epidemia, per quanto neppure questi siano aspetti proprio secondari. Qui si parla dello spirito del romanzo di Matheson! Continua a leggere “Al cinema”

Lost in translation 3

John Anderton si rende conto che qualcuno ha cercato di incastrarlo, e vuole giustamente sapere chi ha ordito il diabolico piano. L’unico che può rispondere alla sua domanda è Leo Crow, il quale gli risponde… già, cosa risponde Leo Crow a John Anderton, il poliziotto della pre-crimine interpretato da Tom Cruise nel film di fantascienza Minority Report (USA 2002, regia di Steven Spielberg)? Continua a leggere “Lost in translation 3”