Questione di categorie

Savino Pezzotta, ex sindacalista e uno dei portavoce del Family Day, ha espresso la sua opinione sui diritti degli omosessuali:

I gay, per esempio, sono persone ma non categorie e perciò hanno dei bisogni, non diritti.

Marco Griffini, fondatore e presidente dell’Associazione Amici dei Bambini e anche lui promotore del Family Day, non approva le adozioni alle coppie omosessuali:

Mi occupo di bambini abbandonati da trent’anni. So quali ferite provochi l’abbandono, i gravi problemi di identità che ne scaturiscono. Problemi che sarebbero ingigantiti dall’essere affidati a due genitori dello stesso sesso.

Voglio prendere sul serio le due dichiarazioni.
Se gli omosessuali non sono una categoria, per favore, non parliamo più di omosessuali in generale. Parliamo di persone, di singole persone, e non di categorie.
Aboliamo quindi tutte le leggi che stabiliscono in generale i criteri per poter adottare un bambino: che si decida caso per caso. E se una coppia omosessuale risulta sufficientemente stabile e accogliente, che le si conceda di adottare un bambino.

Un commento su “Questione di categorie

  1. “I gay, per esempio, sono persone ma non categorie e perciò hanno dei bisogni, non diritti.”

    Questa è una stupidaggine. A goddere di diritti sono proprio le singole persone, non le categorie.

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