Sottigliezze

La differenza tra l’eugenetica nazista e quella odierna è sottile. Se prima era imposta dall’alto, oggi passa attraverso la libera scelta individuale.

Eugenia Roccella durante l’incontro Generare un uomo perfetto?, Meeting per l’amicizia fra i popoli, Rimini, 23 agosto 2007.
Forse sono disattendo io, ma la differenza non mi sembra poi così sottile.

Purtroppo non sono riuscito a vedere il filmato dell’incontro e mi devo accontentare del breve riassunto, ma sembra che i vari partecipanti (Roberto Colombo, Eugenia Roccella e Marco Bregni) considerino equivalenti i concetti, tutti interpretati molto allegramente, di uomo sano, uomo migliore e uomo perfetto.
Roberto Colombo, ad esempio, si chiede: «Cos’è la perfezione dell’uomo? Non è assenza di difetti, non è un problema di ‘materiali’. […] Perfezione deriva dal latino perficio che significa portare a compimento, quindi ha a che fare col destino dell’uomo. La perfezione c’è già, è Gesù Cristo e la nostra vocazione sta nel conformarci a Lui».
Confidiamo che si riferisca agli aspetti etici di Gesù Cristo. Perché uno potrebbe pensare che Colombo, essendo il direttore del Laboratorio di Biologia Molecolare e Genetica Umana all’Università Cattolica di Milano, si auguri un abbassamento della speranza di vita a 33 anni.

Personalità algebriche

Eugenia Roccella, in un articolo su Avvenire del 7 novembre 2006, cita un racconto di Philip K. Dick:

Coraggio: stiamo entrando nel terrorizzante universo descritto in un vecchio racconto fantascientifico di Philip Dick, Le pre-persone, in cui l’autore immaginava una società in cui i bambini erano considerati pienamente persone solo quando in grado di risolvere un’equazione algebrica. Solo allora entravano nel cerchio privilegiato di coloro la cui esistenza ha valore sociale.

Quale sconvolgente evento faccia presagire l’avvento di un terrorizzante universo è spiegato, oltre che nell’articolo originale, in un interessante post di Bioetica. Continua a leggere “Personalità algebriche”